LA RICERCA DELLA QUALITÀ ARBITRALE CON LUCA GAGGERO DELLA CON DIL

Da aia-figc.it

Lunedì 23 gennaio la Sezione di Bologna ha visto varcare la soglia di Rotonda Italia 8 al primo ospite del 2023: Luca Gaggero, arrivato da Savona per portare testimonianza di come lavorano le Commissioni Osservatori Nazionale e svelare ai numerosi giovani presenti quello che appunto gli osservatori ricercano nel corso delle partite che visionano.

Nell’introduzione da parte del Presidente Antonio Aureliano è stato presentato Gaggero e sono stati elencati i prestigiosi ruoli che ha ricoperto all’interno dell’AIA: ora è a capo della CON Dil, mentre nella scorsa stagione sportiva ricopriva il ruolo di Componente della Commissione Osservatori Nazionale Professionisti.
La parola è passata immediatamente all’ospite che ha diviso la serata in due parti. Nella prima ha illustrato quello che è accaduto a partire dalla scorsa stagione sportiva con la creazione delle Commissioni Nazionali CON ed ha raccontato nel dettaglio il lavoro che svolgono per perseguire l’obiettivo della crescita arbitrale.
“La CON Dil e la CON Prof utilizzano lo stesso sistema valutativo ed entrambe si pongono il medesimo obiettivo di ricercare la qualità arbitrale: utilizzando una metafora calcistica si possono definire una la primavera dell’altra” ha esordito Gaggero. E come si ricerca la qualità arbitrale? Secondo l’ospite la prima domanda che ogni osservatore deve porsi al termine della gara nella valutazione del direttore di gara è “ha arbitrato bene o ha arbitrato male?”; successivamente passerà all’analisi di quei fattori che hanno caratterizzato la prestazione come la soglia tra fallo e contatto regolare, gli episodi e la personalità.
Per fare questo ogni osservatore che svolge la funzione a livello nazionale deve possedere quello che è stato definito scherzosamente “marchio CEE”, ovvero è fondamentale che abbiano coerenza, equilibrio ed empatia.
Gaggero ha poi elencato anche le differenze che ci sono tra gli osservatori dei campionati dilettantistici e quelli professionisti stimolando la curiosità dei ragazzi più giovani che hanno colto l’occasione per porre le loro domande.
Nella seconda parte della riunione l’ospite ha invece mostrato diversi episodi in video accompagnati dalle relazioni degli osservatori per illustrare alla platea quali sono state le anomalie più importanti che la commissione ha riscontrato in questa prima fase dei campionati.
Anche in questo caso tutti i presenti hanno avuto modo di partecipare interattivamente all’attività fornendo una personale interpretazione dei casi analizzati.
Utilizzando un’altra metafora calcistica la riunione non poteva che concludersi con il tradizionale “terzo tempo” con l’ospite e gli associati felsinei seduti allo stesso tavolo a chiacchierare di episodi, valutazioni e curiosità.